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È l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali o libero professionali.
Per gli under 56 residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e 2017. Non ci sono bandi, scadenze o graduatorie: le domande vengono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo.
Attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura, fornitura di servizi alle imprese e alle persone, turismo, commercio attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria).
Sono escluse le attività agricole.
Resto al Sud copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci.
Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro.
A supporto del fabbisogno di circolante, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto: 15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale fino a un massimo di 40.000 euro per le società.
Il contributo viene erogato al completamento del programma di spesa, contestualmente al saldo dei contributi concessi.
Le agevolazioni coprono il 100% delle spese ammissibili e sono così composte:
È il fondo attraverso cui la Regione Puglia sostiene, con contributi a fondo perduto e prestiti rimborsabili, persone che hanno perso il lavoro, giovani e donne che vogliono avviare studi professionali associati o microimprese, costituite da meno di 6 mesi o non ancora costituite, micro e piccole imprese esistenti che vogliono realizzare un subentro generazionale nella propria gestione, dipendenti che intendono salvaguardare la propria occupazione rilevando le imprese in crisi o le imprese confiscate per cui lavorano.
Per programmi di investimento di importo complessivo fino a € 50.000,00, l’intensità di aiuto è pari al 100% degli investimenti ammissibili.
Per programmi di investimento di importo complessivo compreso tra € 50.000,01 e 100.000,00 l’intensità di aiuto è pari al 90% degli investimenti ammissibili, fatta eccezione per le Imprese Femminili, per le quali l’intensità di aiuto è pari al 100%.
Per programmi di investimento di importo complessivo compreso tra € 100.000,01 e 150.000,00 l’intensità di aiuto è pari all’80% degli investimenti ammissibili.
Per le sole imprese:
Il Bonus investimenti Sud è un’agevolazione concessa alle aziende che acquistano nuovi beni strumentali per le strutture produttive ubicate nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Abruzzo e Molise. Viene riconosciuto sotto forma di credito d’imposta che va dal 20 al 45% della spesa sostenuta, a seconda delle caratteristiche delle imprese interessate e dalla zona di ubicazione della struttura produttiva. Ma attenzione, il Bonus investimenti Sud è stato introdotto dalla Legge di Stabilità 2016 e successivamente è stato modificato tramite interventi normativi hanno dato luogo a dei “rami” della misura per determinate zone di Italia, non necessariamente del Mezzogiorno. Si tratta di aree svantaggiate per diverse ragioni, ovvero la zona Sisma del Centro Italia e le ZES (Zone economiche speciali).
L’agevolazione spetta alle piccole, medie e grandi imprese che acquistano beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo (oltre che nella zona Sisma e nelle ZES). A riguardo, è opportuno precisare, secondo i dettami della Raccomandazione dell’Unione Europa n. 2003/361/CE, quanto segue:
Il credito d’imposta per gli investimenti Sud 2022 2023 spetta in misure massime differenti a seconda del tipo di impresa che presenta richiesta. Infatti, gli aiuti si calcolano in riferimento alla Carta degli aiuti di finalità regionale 2022 2027, determinante ai fini dell’individuazione delle zone per le quali sarà possibile fruire del credito d’imposta in misura maggiorata.
Ovvero, per le Regioni Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna il bonus è pari al:
In generale, l’ammontare dell’incentivo si determina su valori massimi rispettivi per i limiti dimensionali delle imprese di 3 milioni, di 10 milioni e di 15 milioni di euro.
Esclusivamente per le ZES, così come stabilito dal Decreto Semplificazioni, per gli investimenti realizzati dal 1° giugno 2021, il credito d’imposta è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquisiti entro il 31 dicembre 2022 nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 100 milioni di euro. Bisognerà comunque attendere la pubblicazione del testo definitivo della Legge di Bilancio 2023 per conoscere i dettagli su come sarà applicato il bonus investimenti Sud dal 1° gennaio. Non è ancora stato ufficialmente stabilito se vi sarà una proroga alle stesse condizioni oppure se vi saranno delle modifiche. Vi aggiorneremo in questo stesso articolo.
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